Ambiente Festival Preview #1. A lezione di biodiversita’ con Alberto Olivucci

11 settembre 2010
Caâ del Santo (San Leo)
Sembra un luogo fuori dal tempo lâantico casolare nel quale Alberto Olivucci, presidente dellâAssociazione CiviltĂ Contadina, ha accolto lâAssessore alle Politiche ambientali Andrea Zanzini, gli artisti del Gruppo Dinamo Energia Creativa e il team di Ambiente Festival per raccontare la biodiversitĂ . âPer far capire la biodiversitĂ bisogna farla vedereâ, ha subito esordito Olivucci, invitando i suoi ospiti a sedersi per terra e a lasciare da parte atteggiamenti idealisti o eccessivamente puritani.
Pacato e deciso, Alberto Olivucci non ha nessun dubbio: parlare di biodiversitĂ , oggi, è diventato unâurgenza ben lontana da stili di vita alternativi e comportamenti ambientalisti di facciata e quasi si meraviglia nel notare quanto distante appaia la sua Caâ del Santo, alle pendici di San Leo, agli occhi dei suoi ospiti. Ă una piccola, ma attenta platea quella di oggi: Olivucci dialoga con gli artisti del Gruppo Dinamo, impegnati per lâedizione 2010 di Ambiente Festival in un progetto che riflette proprio sugli orti e sulle peculiaritĂ di ciascuna specie; risponde alle loro domande e conversa con spontaneitĂ , tanto che due dimensioni apparentemente cosĂŹ lontane finiscono per trovare con facilitĂ dei punti di contatto e dei risvolti creativi comuni.
BiodiversitĂ implica, in primo luogo, imparare a instaurare nuovamente un dialogo con la terra, conoscerne le esigenze e acquisire la consapevolezza necessaria per agire in equilibrio con essa. Il percorso di ricerca artistico può trasformarsi in un canale fondamentale per coltivare quella âcultura di comunicazioneâ, come la definisce Olivucci, che renda la biodiversitĂ non piĂš argomento debole e astratto, ma prioritĂ quotidiana. Lâutilizzo sconsiderato di concimi chimici, di prodotti artificiali, le forzature alle quali abbiamo sottoposto la natura anche attraverso le vie sperimentali dellâingegneria genetica, hanno portato a conseguenze irreversibili: non câè coltivazione che possa crescere senza lâausilio di un kit di sofisticati prodotti âdi supportoâ e che possa dunque sottrarsi alle logiche del nuovo mercato agricolo. Dâaltra parte, la confusione che spesso ruota attorno ai temi della diversitĂ biologica porta anche molti ambientalisti a compiere dei passi falsi verso, per esempio, lâossessione della monocultura o la superficiale interpretazione dei comportamenti sostenibili. La biodiversitĂ , spiega Olivucci, è una qualitĂ intrinseca alle varie specie, classificabili come vere e proprie âpopolazioniâ alle quali corrispondono specificitĂ ambientali e culturali imprescindibili. Per comprenderne il fascino e la complessitĂ dobbiamo quasi tornare alla dimensione del mito e immaginarci al centro di uno straordinario giardino dellâEden dove lâuomo è stato eletto custode e non padrone di quel patrimonio monumentale di biodiversitĂ . In Italia questo discorso deve valere in particolar modo: citando gli studi del botanico russo Vavilov, Olivucci ci rivela che nessun prodotto ortofrutticolo è realmente originario del nostro Paese, ma che, nel corso della storia, sono stati i commercianti e i coltivatori depositari di quella âcultura della biodiversitĂ â a legare molti prodotti proprio alle nostre terre.
Non porta a buon esito, perciò, la logica del âconquistadoresâ che, al contrario, si appropria del prodotto ma non della sua storia, che raccoglie ma non sa seminare.
LâAssessore Andrea Zanzini incalza allora con una richiesta ben precisa: come sviluppare nelle persone la capacitĂ di recepire davvero questi messaggi? Olivucci spiega che questo è proprio lâobiettivo dellâ Associazione CiviltĂ Contadina, disposta ad offrire consulenze tecniche agli esperti di settore, ma anche a testimoniare la propria esperienza nel concreto. Grande fiducia viene riposta anche nellâAmbiente Festival 2010, una cornice privilegiata che oltre a âmostrareâ cercherĂ anche di âfar partecipareâ attivamente al mondo della biodiversitĂ i suoi visitatori. Il Gruppo Dinamo Energia Creativa, con i suoi âorti dâautoreâ, a cura di Claudio Balestracci, Manolo Benvenuti e Cinzia Domizi e con la partecipazione di tutti gli artisti del collettivo, allestiranno un vero e proprio piccolo ecosistema biodiversificato allâinterno del quale anche i visitatori del festival potranno dare il loro personale contributo. Per saperne di piĂš, continuate a seguire Ambiente Festival Preview.
dinamoenergiacreativa.ning.com
Fotografia: Chiara Marziani
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